+39 366 1781758

Stile di Vita, Nutrizione e Gravidanza

Autori di questo articolo

Alimentazione materna e stile di vita pre-concezionale e/o durante la gravidanza incidono su una corretta riprogrammazione epigenetica del feto (ne condizionano quindi l’eventuale predisposizione all’obesità e malattie cardiovascolari determinandone una trasmissione trans generazionale).

E’ stato possibile prevedere gli aumenti di peso ideali in relazione al BMI pre – gravidico (vedi tab. 2 pag. 232 dossier scientifico) e si consigliano generalmente i seguenti aumenti calorici rispetto al basale:

  • 1°trimestre +70 Kcal.
  • 2°trimestre +260 Kcal.
  • 3°trimestre +500 Kcal.

La donna gravidica “post prandium” ha una modificata resistenza all’insulina con un’iperglicemia compensativa che consente al feto di accaparrarsi con maggiore facilità i substrati (come conseguenza della maggiore circolazione insulinica materna).  Aumentare le proteine oltre il 20% è un motivo di inibizione della crescita fetale e predisposizione per malattie come l’ipertensione (non consigliate diete iperproteiche per favorire un calo del peso e come prevenzione al diabete). Importante invece assumere alimenti a basso indice glicemico con una ripartizione dei macronutrienti come segue:

  • 45/60% percentuale di carboidrati consigliata;
  • 16/18% percentuale di proteine consigliata;
  • 20/30% percentuale di lipidi consigliata;

In gravidanza si verificano aumentate richieste di DHA, un derivato dell’alfa-linolenico, importante soprattutto per le necessarie funzione di “costruzione” cellulare a livello cerebrale. Si consiglia di conseguenza di garantire un’ assunzione di almeno 2 porzioni di pesce al giorno (salmone, sgombro e acciughe - quindi di taglia piccola -), attenzione al tonno e pesce spada per il contenuto di mercurio. E’ stato dimostrato come dosi > di 3-4 volte/week determinano risultati neutri e non migliorativi. Importante per consentire di raggiungere livelli adeguati di DHA anche eliminare il fumo di sigaretta (prevenzione memoria e funzioni cognitive). Per riferimenti di livelli adeguati di DHA consultare tab. 3 pag 237 dossier scientifico.

Vengono normalmente somministrati come supplementi EPA e DHA perché il precursore acido alfa-linolenico viene desaturato ad EPA ma questa conversione enzimatica è un po’ lenta e quindi si bypassa la reazione fornendo subito i due prodotti sequenziali. Nel caso di una integrazione di omega 3 è necessario prendere la vitamina E perché, anche se sono benefici, possono dare origine a perossidi lipidici, che sono neutralizzati dalla vitamina E, antiossidante vitaminico idrofobico. Nello schema sottostante vengono schematizzate le reazione biochimiche che dall’EPA danno origine a DHA e quindi la sua metabolizzazione con i vari intermedi metabolici.

A SEGUIRE VENGONO RIASSUNTI I FAVVISOGNI DI OLIGOELEMENTI DEGNI DI MENZIONE

FABBISOGNO DI’ FOLATI IN GRAVIDANZA Fino al 28° giorno dal concepimento maturazione completa del tubo neurale, aumentata richiesta di folati per maggiori attività biosintetiche (dna). La Dieta mediterranea dovrebbe assicurare una buona quantità di cibi ricchi in folati, che sono importanti per la maturazione del tubo neurale e del sistema nervoso centrale in toto e periferico. (Pag 200 tab 4 elenco alimenti ricchi in folati esempio tab 5). Sono consigliate cotture al vapore, al microonde, no tanta acqua di cottura e per poco tempo per limitarne la privazione nutrizionale negli alimenti vegetali. Negli alimenti animali più stabili al calore e quindi alle cotture. Si consiglia comunque una supplementazione di acido folico di 400 microgrammi al giorno, associandolo ad una alimentazione corretta.  Questo idealmente almeno 1 mese prima del concepimento e per i primi 3 mesi di gravidanza. (Tab.4 a pag. 239 esempio di una giornata tipo alimentare per garantire un apporto adeguato di folati in gravidanza).

Per evitare possibili effetti teratogeni a livello del feto si consiglia la rimozione di olio fegato di merluzzo e anche di tutti i tipi di fegato.

VITAMINA D da valutare case to case ma generalmente si consiglia l’esposizione solare e pesci grassi (no fegato anche se ne è ricco in quanto contiene molte sostanze tossiche con funzione teratogena).

FERRO maggiore eritropoiesi soprattutto nella seconda metà della gravidanza (maggiore richiesta di ferro in sinergia con i folati). Gli alimenti ricchi di ferro si trovano in carne, pesce, legumi, frutta secca e tuorlo d’uovo (considerare che nei prodotti vegetali è in una forma fe2+ non eme rispetto a quello animale e quindi meno biodisponibile). La presenza di vitamina C tuttavia ne aumenta la biodisponibilità. In gravidanza stare attenti a valori < a 11 g/dl per la diagnosi di anemia. Considerare come durante la gravidanza la volemia plasmatica aumenta del 50% e la massa eritrocitaria del 22% circa. Quindi si verifica una diluizione con una condizione anemica fisiologica da adattamento. Il rischio, in caso di anemia patologica, è di nascita di un bambino con basso peso.

CALCIO come fonti di calcio si consiglia l’assunzione di alici e lattarini (con lisca e previa cottura) e vegetali come cicoria, agretti e foglie di rapa (non solo alimenti a fonte grassa come latticini vari). Cavoli, ravanelli, rapa e agretti (brassicaceae) hanno un alta biodisponibilità, ma altri prodotti vegetali hanno un assorbimento prossimo al 5% come conseguenza degli ossalati che legano il calcio riducendone l’assorbimento. Diete vegetariane non sono a rischio carenza, ma vegane si. (Tab 6 pag 242 per alimenti ricchi di calcio).

IODIO Il fabbisogno di iodio in gravidanza sale a 200 microgrammi al giorno per un maggior funzionamento della tiroide, e scende anche a 120 nei fabbisogni fisiologici. Importante per corretto funzionamento della tiroide e maturazione del SNC nel feto in via di sviluppo. SI verifica anche una riduzione del riassorbimento a livello del tubulo renale (maggiore escrezione). Alimenti ricchi in iodio sono pesci di mare, crostacei, patate bio, uova e latte. Come strumento di prevenzione preconcezionale da carenza iodica si consiglia :

  • Consumare 2/3 volte la settimana prodotti ittici,
  • Mantenere nella dieta latte e uova,
  • Modico consumo di sale iodato,
  • Gli interventi sopra menzionati da applicare almeno 2 anni prima della gravidanza e quindi per tutte le donne in età fertile che programmano una gravidanza.

Sale iodato aggiungerlo dopo la bollitura o cottura in quanto si verificano perdite consistenti con essa. Supplementazione eventuale da valutare con lo specialista ed in caso di carenza lieve non si apprezzano dei miglioramenti consistenti.

CAFFEINA minore capacità di metabolizzazione in gravidanza della caffeina, consumo sicuro consigliato di  200 mg/die che equivalgono a 2 caffè espressi.

ALCOOL si consiglia un’astensione totale da alcool per incapacità capacità metabolica del feto. Anche astensione totale dal fumo.

SICUREZZA ALIMENTARE IN GRAVIDANZA In via generale evitare di consumare cibi crudi, far cuocere bene al centro l’alimento e pulire tutte le superfici di cucina compreso un adeguato lavaggio di mani. Anche quando si acquistano prodotti in gastronomia riscaldarli bene ad alte temperature.

  • Tratto da “linee guida per una sana alimentazione – dossier scientifico, edizione 2017, CREA (consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) - centro di ricerca alimenti e nutrizione;
  • Prof. Alessandro Fanzani Ruolo: Professore Associato Area SSD: Scienze biologiche SSD: Biochimica (BIO/10); Università Degli Studi di Brescia
TEL: +39 366 1781758

Dr. Marco Toninelli

Dottore in scienze motorie
Biologo Nutrizionista
P.IVA 03796370983
C.F. TNNMRC91D09F471K
Via Capitano, Remedello Sopra 25010 (BS)
envelopephone-handset linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram