Alimentazione, integrazione, attività fisica, tecniche mentali e fisiche sono aspetti da considerare in un’ottica di personalizzazione nell’ambito di un intervento di miglioramento dello stile di vita. Un aspetto, di solito sottovalutato, è rappresentato dai campi elettromagnetici (CEM naturali ed artificiali) dimostratesi aventi un ruolo molto importante nella modulazione dello stress. La gestione dei CEM diventa quindi un elemento molto importante da inserire tra le metodologie “Anti-Aging”, perché, cumulandosi alle altre fonti di stress, contribuiscono a favorire i processi di invecchiamento.
Lo stress non/mal gestito altera l’assetto globale del microbiota intestinale (Gut Microbiota), costituito da microbi in continuo equilibrio dinamico tra loro, a loro volta composti da numerosi classi di batteri, virus, funghi, muffe e lieviti. Il Gut Microbiota è essenziale per la salute della specie umana ed è importante che abbia un certo “assetto”.Infatti in una fase di squilibrio, disbiosi, numerose patologie cui il soggetto è predisposto possono palesarsi e/o peggiorare. Nell’uomo e sull’uomo il micro bioma rappresenta il 90% del genoma totale. Gran parte di questo genoma risiede nel Gut Microbiota. In pratica siamo un “host”, un ospite (il genoma cellulare corrisponde a solo il 10% del genoma totale incluso quello microbico). Sulla rivista Focus Tom Dehel, un ingegnere dell’aviazione statunitense, ha affermato che i batteri presenti nello spazio utilizzavano i CEM per spostarsi.I batteri non solo sarebbero sensibili ai CEM ma li “userebbero” a fini utilitaristici.
In un’ottica di stress globale e della sua influenza sulla performance psico-fisica è funzionale e necessario soffermarsi sul concetto di cumulo progressivo nel tempo dei vari tipi di “stressor”. L’alterazione, a causa dello stress non gestito/eccessivo, dell’asse cervello cranico - Gut Microbiota ( Gut Brain Axis), favorisce a sua volta l’ansia e la depressione in una sorta di reazione a catena. Il Gut Brain Axis è un asse di correlazione e interazione dinamica tra il gut, il gut microbiota ed il cervello cranico. Lo squilibrio dei messaggi tra il cervello e il gut, avente una comunicazione afferente ed efferente, può favorire varie patologie psico-fisiche. Una lunga e cronica esposizione ai CEM artificiali del PC, del cellulare, dei vari Wi-Fi di ultima generazione, dei CEM a 50 Hz, della corrente di rete a 230 VAC ecc. permeano l’uomo moderno contemporaneamente, ogni giorno e giorno dopo giorno (concetto di cumulo progressivo). Alcuni ricercatori sostengono che lo stress da CEM artificiali, l’elettrosmog, possa essere concausa, in soggetti sensibili, di sintomi assimilabili al comune stress non gestito, come stanchezza eccessiva, mal di testa, facile alterazione dell’umore (tendenza ansiosa-depressiva) e pessima qualità del riposo notturno. In particolare la riduzione della qualità del sonno notturno altera nel tempo il Gut Brain Axis predisponendo all’invecchiamento precoce e innescando una reazione a catena in cui il soggetto, già stanco, sarà sempre più suscettibile ai più comuni e consueti “stressor” quotidiani diminuendo sempre più le sue capacità di reazione e di adattamento efficace. Attualmente, adottando una forma mentis di tipo precauzionale, sarà quindi buona norma, almeno in soggetti sotto stress cronico non gestito, sistemare le postazioni di lavoro ad hok anche nell’abitazione, per ridurre, per quanto possibile al minimo l’esposizione ai vari tipi ci CEM artificiali.
Noi siamo immersi in CEM artificiali (sopra descritti) ma anche naturali. I CEM naturali provengono dal sole, dal pianeta terra e dallo spazio circostante e pur essendo naturali sono molto diversi da loro: hanno frequenze diverse e, a parità di intensità, possono indurre effetti molto dissimili sugli esseri viventi. Un esempio sono le frequenze di Schumann terrestre e le frequenze dei raggi solari. Il nostro pianeta, per un fenomeno di risonanza, “emette” costantemente un range di frequenze tendenzialmente intorno agli 8Hz, (fluttuante tuttavia in relazione ad alcune condizioni come il luogo geografico e le condizioni climatico atmosferiche a causa di tempeste, fulmini ecc.) corrispondenti alle onde alpha cerebrali (corrispondenti allo stadio di rilassamento rigenerante che potremmo definire coadiuvante l’azione “antistress” e “antiaging”), frequenze subsoniche non udibili cui siamo immersi costantemente da quando siamo nati. Le frequenze di schuman possono fluttuare (fulmini, tempeste ecc) anche superando i 30 hz entrando così nella fase beta o gamma delle onde cerebrali che caratterizzano un’attività mentale frenetica e/o tensione emotiva.
Nel corpo umano abbiamo diverse strutture magnetizzabili e/o magnetizzate: il ferro nella emoglobina, la magnetite nel cervello (biomagnetite) e non di ultima importanza l’acqua. La quantità di magnetite è una caratteristica peculiare di ogni essere umano che è in grado di spiegare almeno in parte il perché alcune persone si dimostrano particolarmente “elettrosensibili”. La diffusione aerea di nano particelle per l’inquinamento, potrebbe determinare un aumento inusuale di magnetite nel cervello determinandone un ulteriore incremento di elettrosensibilità che associata ad una esposizione multipla ai vari CEM potrebbe determinare delle conseguenze importanti e solo ipotizzabili per quelle che sono le conoscenze odierne (è solo di recente che si sono modificate le abitudini con l’avvento delle nuove tecnologie e solo in futuro si potranno apprezzare i primi effetti sul nostro corpo). La sensibilità ai CEM riguarda non solo a quelli artificiali ma anche a quelli naturali. Un esempio è il cambio di stagione, come quello primaverile, dove vi è un normale incremento dell’attività solare secondo i ritmi stagionali. Soprattutto in questi periodi è da consigliare l’abuso dei cellulari e dei “media” prima di dormire poiché iper-stimola il sistema nervoso, sia per la luce sia per l’attenzione esercitata. In primavera e nei cambi di stagione, l’attività elettromagnetica fluttua, quindi oltre alle variazioni dei parametri climatici (temperatura, pressione atmosferica e umidità) cambia anche, talvolta repentinamente, l’elettricità nell’aria nonché l’elettromagnetismo. E’ ormai noto che alcuni soggetti nei cambi di stagione, soprattutto in primavera e in autunno, manifestano disturbi psico-fisici psichici e funzionali. Tali disturbi, oltre alle fluttuazioni climatiche, sono imputabili anche all’elettromagnetismo. Alcuni soggetti invece nella primavera rifioriscono e si sentono meglio anche come energia vitale con il relativo aumento della voglia di fare, questo per l’innalzamento dei livelli di serotonina. In pratica si può facilmente dimostrare che vari tipi di CEM possono favorire patologie o, diversamente, favorire lo stato di salute se ben gestiti ed applicati. La variabilità individuale di “elettro-sensibilità” può essere spiegata dalla differente quantità di materiali magnetici presenti nelle diverse persone (caratteristica individuale). Altro fenomeno influenzato dall’ elettrosensibilità è la metereopatia. Secondo il centro ricerche in Bio-Climatologia Medica dell’Università di Milano è necessario distinguere soggetti metereopatici veri e propri (5% della popolazione) da quelli meteo sensibili (40% della popolazione). Nei soggetti più sensibili si possono manifestare delle sintomatologie importanti, come per esempio prima di un temporale si possono manifestare palpitazioni, crisi ipertensive, dolori muscolari e articolari, cefalea. Prima di un temporale si alza il pulviscolo costituito anche da molecole di grosse dimensioni, ovvero gli ioni positivi (che sono fastidiosi per i metereopatici), mentre dopo il temporale il clima si stabilizza. Dopo un temporale molti soggetti si sentono meglio per gli ioni negativi scaricati nell’ambito di un fulmine. Un fulmine si genera per la differenza di potenziale tra gli ioni positivi presenti sulla superficie della terra e quelli negativi presenti sulla superficie esterna alla nuvola, contribuendo quindi a generare una scarica elettrica con riequilibrio degli ioni positivi aumentati dal vento prima di un temporale. La scienza sta dimostrando come la medicina elettromagnetica (Luc Montagnier) possa essere utile in vari campi, ma anche talvolta nociva. Un esempio salutare è la nota applicazione fisioterapica in caso di fratture ma anche per stimolazione cellulare (magnetoterapia). Va tenuto presente il pericolo del “fai da te” con apparecchiature di magnetoterapia utilizzate senza criterio e magari per tempi eccessivamente prolungati nell’errata convinzione che l’uso dei campi magnetici sia innocuo sempre e comunque.
In natura esistono vari luoghi in cui sono presenti dei CEM naturali “riequilibranti”, anche secondo alcune tradizioni popolari rimandate nel tempo. Esempi sono le necropoli etrusche, alcuni luoghi in Sardegna, le cattedrali gotiche ecc.
Vari ricercatori hanno dimostrato che l’intenzione e la concentrazione mentale aiutano a dirigere i biofotoni dalle mani e dai piedi sempre basandosi su fenomeni bio-elettromagnetici. I biofotoni sono stati fotografati con particolari fotocamere ed hanno evidenziato che l’emissione di energia avviene appunto durante l’intenzione volontaria. Tale argomento è importante per capire l’utilità delle tecniche di meditazione di origine orientale potrebbero agire in ambito salutistico funzionalmente alla gestione dell’Aging e dello stress. Molti ricercatori hanno studiato come i biofotoni abbiano un’influenza nella determinazione del QI spiegando come l’essere umano è più intelligente di altri animali e come tra le varie persone sussistano delle differenze importanti. Quindi tecniche di meditazione o anche semplicemente un allenamento consapevole e intenzionale sono alla base di una corretta gestione dello stress e contribuiscano all’arricchimento delle informazioni neuronali (come del resto da sempre sostenuto dalle varie scuole e teorie della psicomotricità).
Pollack ha dimostrato che il numero delle molecole di acqua di cui siamo costituiti è il 99% del corpo umano, mentre un essere vivente come la medusa ha il corpo più diluito dell’acqua che la circonda. Affinchè i corpi dei viventi siano solidi, nonostante l’alta percentuale di acqua, pare sia necessario che l’acqua sia in parte organizzata in domini di coerenza a loro volta strutturati in domini di supercoerenza sino ad arrivare alla vita strutturata come la conosciamo. I CEM biologici di bassa intensità sarebbero, tra le varie funzioni ipotizzate, gli artefici della vita poiché mantengono le strutture dei super domini di coerenza e darebbero ai corpi dei viventi la solidità conosciuta. Su questa ipotesi si fonda una allerta concreta circa l’esposizione a CEM troppo intensi che potrebbero influire negativamente sui BIO CEM caratterizzanti la vita organica e quindi alterare l’equilibrio globale del sistema. L’elettrosmog o inquinamento da CEM innaturali potrebbe alterare i bio-CEM ed essere un ulteriore stressor che si accumula e si somma ai già numerosissimi tipi di stressor (cognitivi e non cognitivi) che la vita attuale inevitabilmente ci induce.
Attualmente il soggetto medio è attraversato dai CEM dei cellulari, del Wi-Fi (magari pure di 10-20) se in un contesto condominiale, del PC cui sta lavorando, e ci si chiede se siano state fatte ricerche scientifiche su possibili danni che questo recentissimo fenomeno oggettivo di CEM plurimi e tutti attivi contemporaneamente potrebbero creare. La risposta è negativa perché la situazione è recentissima, così come sono molto recenti i potenti e moderni modem Wi-Fi burst. L’agire con una forma mentis precauzionale è la soluzione migliore: fanatismi da un lato e la negazione che i CEM siano ininfluenti sull’uomo dall’altro sono entrambi atteggiamenti errati (la letteratura sull’argomento e gli studi scientifici a riguardo sono chiari). Valutare nella abitazione e nel luogo di lavoro l’esposizione ai CEM ed il posizionament conseguente dei generatori di essi è buona norma.
Un esempio di rilevatore dei CEM è il Cornet (made in USA), che può rilevare CEM di un certo Range estremamente ampio e misurare molto bene i burst. Consente infatti di leggere contemporaneamente i valori espressi in Gauss ed in Micro-Tesla. Il flusso di induzione magnetica si misura in Tesla ed esprime l’intensità dei CEM (in un luogo abitato si valutano intensità del tipo micro tesla).La tastiera di un PC fisso emette anteriormente, ovvero nella direzione dell’operatore, un CEM bassissimo (corrente continua DC) in confronto ad un PC portatile. Si consiglia quindi di utilizzare un PC portatile solo quando serve (se PC portatile comunque cercare di allontanare il più possibile l’unità centrale dal corpo). Nel condominio si deve fare attenzione al modem del vicino confinante. Potrebbe accadere che il suo Modem si trovi proprio dietro al nostro letto o dove magari appoggiamo la testa. Ciò che separa a nostra testa dal CEM del modem è solo un esile muretto. Se non è possibile contattare il vicino basterebbe spostare il nostro letto dalla parate anche solo di mezzo metro, visto che sarebbe da evitare il fatto di dormire a pochi centimetri di distanza dai moderni modem (in considerazione del fatto che sono sempre accesi giorno e notte e che emettono CEM di una certa intensità).
Come fonte di normalizzazione dei CEM esistono diversi dispositivi. La più studiata e validata è la Smart Card, una tessera realizzata in una particolare lega metallica che ha in rilievo una doppia spirale. Emana un flusso elettromagnetico debole dalle due linee parallele e diversi studi scientifici stanno dimostrando come potrebbe essere un utile dispositivo per normalizzare soggetti che sono esposti ad inquinamento da elettrosmog. E’ necessario effettuare particolari movimenti (alto-basso di 15-30 cm) ed una chiusura indice pollice. Utilizzata anche come tecnica di rilassamento se abbinata a esercitazioni di meditazione e respirazione diaframmatica addominale con ritmo doppio, per esempio 6-12 ovvero l’inspirazione ha durata 6 secondi e l’espirazione ha durata 12 secondi.
M. Spattini, E. Bevacqua, “Guida alla medicina funzionale, la medicina del domani”, cap.19, edra, ed. settembre 2019.
Gelli A. Metodologie Anti-Aging ed Anti-Stress, Aging and stress Management. 2° Edizione. Milano: Libellula; 2014.
Gelli A. Distress ed Aging. In: La Medicina dell’Aging e dell’Anti Aging. Milano: Edra; 2016, pp. 295-312.
Gelli A. Gut Microbiota, Microbioma, Microbiota e DNA. In: AAVV. Nutrigenomica ed Epigenetica. Milano: Edra; 2017, pp 245-80.
Pollack G., “The Fourth Phase of Water”. Ebner and Sons;2013
Wall S., Wang ZM., Kending T., et al. Real-world cell phone radiofrequency elettromagnetic field exposures. Environ Res. 2019;171:581-92.